Credito di imposta mezzogiorno 45%

La Legge di Bilancio 2016 ha introdotto un credito di imposta fino al 45% per le imprese del Mezzogiorno che acquistano o acquisiscono in leasing (con obbligo di riscatto/acquisto), beni strumentali (macchinari, impianti e attrezzature) nuovi facenti parte di un progetto di investimento iniziale.

Al fine di incentivare gli investimenti nelle regioni del sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo), la Legge di Bilancio 2016 ha introdotto un credito di imposta fino al 45% per l’acquisto o l’acquisizione in leasing (con obbligo di riscatto/acquisto), a decorrere dal 01 gennaio 2016 al 31 dicembre 2022, di beni strumentali (macchinari, impianti e attrezzature) nuovi facenti parte di un progetto di investimento iniziale. Sono esclusi gli investimenti di mera sostituzione nonché quelli riguardanti beni usati.

Possono beneficiare dell’agevolazione i soli titolari di reddito d’impresa, a prescindere dalla forma giuridica e dal regime contabile.

Sono esclusi dall’agevolazione i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo. L’agevolazione, inoltre, non si applica alle imprese in difficoltà ed alle imprese che non hanno provveduto al corretto versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali (DURC).

 

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Sono agevolabili gli investimenti “iniziali”, effettuati o da effettuare entro il 31 dicembre 2022, in impianti, macchinari ed attrezzature finalizzati alla:

  • creazione di un nuovo stabilimento;
  • ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
  • diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
  • cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

 

Il credito d’imposta compete nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2022 , ovvero del:

  • 45% per le piccole imprese per un investimento massimo di € 3 mln;
  • 35% per le medie imprese per un investimento massimo di € 10 mln;
  • 25% per le grandi imprese per un investimento massimo di € 15 mln.

 

Credito Mezzogiorno e Zes, dal 07 giugno le istanze per gli investimenti 2022

 

Rideterminazione del credito
Il credito di imposta utilizzato dovrà essere restituito nel caso in cui:

  • i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione;
  • se, entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione; in questo caso il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni distolti dall’originario e legittimo impiego;
  • qualora non venga esercitato il riscatto dei beni acquisiti in leasing;

 

Scheda – Agenzia delle Entrate – CIM17

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